mercoledì 14 settembre 2011

Sui preti...



L'italiano è infido, bugiardo, vile, traditore, si trova più a suo agio col pugnale che con la spada, meglio col veleno che col farmaco, viscido nella trattativa, coerente solo nel cambiar bandiera a ogni vento - e ho visto che cosa è accaduto ai genearli borbonici non appena sono apparsi gli avventurieri di Garibaldi e i generali piemontesi.

È che gli italiani si sono modellati sui preti, l'unico vero governo che abbiano mai avuto da quando quel pervertito dell'ultimo imperatore romano è stato sodomizzato dai barbari perché il cristianesimo aveva fiaccato la fierezza della razza antica.

I preti...Come li ho conosciuti? A casa del nonno, mi pare, ho il ricordo oscuro di sguardi fuggenti, dentature guaste, aliti pesanti, mani sudate che tentavano di accarezzarmi la nuca. Che schifo. Oziosi, appartengono alle classi pericolose, come i ladri e i vagabondi. Uno si fa prete o frate solo per vivere nell'ozio, e l'ozio è garantito dal loro numero. Se i preti fossero, diciamo, uno su mille anime, avrebbero talmente da fare che non potrebbero starsene in panciolle mangiando capponi. E tra i preti più indegni il governo sceglie i più stupidi, e li nomina vescovi.

Cominci ad averli intorno appena nato quando ti battezzano, li ritrovi alla scuola, se i tuoi genitori sono stati così bigotti da affidarti a loro, poi c'è la prima comunione, e il catechismo, e la cresima; c'è il prete il giorno del tuo matrimonio a dirti cosa devi fare in camera, e il giorno dopo la confessione a chiederti quante volte lo hai fatto per potersi eccitare dietro la grata. Ti parlano con orrore del sesso ma tutti i giorni li vedi uscire da un letto incestuoso senza neppure essersi lavati le mani, e vanno a mangiare e bere il loro signore, per poi cacarlo e pisciarlo.

Ripetono che il loro regno non è di questo mondo, e mettono le mani su tutto quello che possono arraffare. La civiltà non raggiungerà la perfezione finché l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete, e la terra sarà libera da quella genia.

I comunisti hanno diffuso l'idea che la religione sia l'oppio dei popoli. È vero, perché serve a tenere a freno le tentazioni dei sudditi, e se non ci fosse la religione ci sarebbe il doppio di gente sulle barricate, mentre nei giorni della Comune non erano abbastanza, e si è potuto farli fuori senza troppo attendere. Ma dopo che ho udito quel medico austriaco parlare dei vantaggi della droga colombiana, direi che la religione è anche la cocaina dei popoli, perché la religione ha spinto e spinge alle guerre, ai massacri degli infedeli, e questo vale per cristiani, musulmani e altri idolatri, e se i negri dell'Africa si limitavano a massacrarsi tra di loro, i missionari li hanno convertiti e li hanno fatti diventare truppa coloniale, adattissima a morire in prima linea, e a stuprare le donne bianche quando entrano in una città. Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quanto lo fanno per convinzione religiosa.

7 commenti:

  1. mi sa che comprerò il libro...

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  2. Mi sà che lo compro anche io

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  3. Senza peli sulla lingua!! Lettura da non perdere!

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  4. è un libro bellissimo... chi sa veramente scrivere si riconosce dopo poche parole!

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  5. letto , troppo bello per descriverlo in così poco

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  6. Parole sante! Dalla prima all'ultima,compresa la 'fotografia'degli italiani... Ahinoi...

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  7. troppo bello per essere vero, in Italia scrivere queste cose puo essere rischioso....bravo Eco,

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